Nomadic Life
L'evoluzione degli stili di vita contemporanei verso l'instabilità sembra essere il risultato sia della pressione delle trasformazioni in corso sia dell'attrazione che esse esercitano. Da un lato, come aveva già sottolineato Jeremy Rifkin un paio di decenni fa, il capitalismo sta trasformando la proprietà in accesso ai servizi, le cose in esperienze. Ma, d'altra parte, questo è proprio uno scenario a cui la sinistra anticapitalistica aspirava, in quanto risultato moderno di libertà (dai vincoli di luogo, famiglia, religione, genere...) che la modernizzazione avrebbe dovuto offrire. L'emergenza Covid-19, e la "presenza a distanza" che essa richiedeva, ha ulteriormente accelerato questa tendenza, interrompendo il divario tra vita e lavoro e dando spazio a una serie di possibili modi di abitare il vuoto. Tutto si sta quindi adattando ai nuovi nomadi e l'hotel è diventato di conseguenza il riferimento principale per tradurre i loro bisogni e desideri in risposte architettoniche, come dimostrano chiaramente alcune soluzioni di co-living e co-working di successo. Questo studio intende quindi sondare il potenziale dell'hotel come tipologia in continua evoluzione. Lo farà in un luogo specifico di Torino, già destinato a ospitare un albergo a breve.