La riconversione di parti della città ormai giunte al termine dei propri cicli produttivi e gradualmente raggiunte e metabolizzate dai tessuti residenziali, commerciali e terziari è un argomento da lungo tempo presente nel dibattito europeo; al tempo stesso negli ultimi anni questo tema sta conoscendo una nuova stagione, soprattutto a causa di alcune radicali trasformazioni delle condizioni al contorno.

Il fenomeno assume particolare rilevanza all’interno dei territori metropolitani, laddove la comparsa del nuovo livello amministrativo in grado di esprimere una progettualità fisica sul territorio assegna oggi alle aree marginali dei territori comunali - sovente oggetto di sviluppi edilizi poco controllati nella seconda metà del XX secolo, un nuovo ruolo di possibili aree di trasformazione e rigenerazione di valenza metropolitana. L’area di lavoro scelta, Basse di Stura, collocata nell’Area Metropolitana Torinese al margine nord del territorio comunale di Torino, coinvolgerà prioritariamente questi temi.

Si tratta di una grande area di circa 300 ha, che nella zona sud ospita residui di tessuti produttivi novecenteschi (in alcuni casi legati anche a grosse problematiche ambientali) e nella zona nord è sostanzialmente inedificata fino all’alveo della Stura. L’intera area è caratterizzata da grandi criticità legate al forte inquinamento ma anche, al tempo stesso da notevoli potenzialità ambientali.